Prima un bel discorso sulla responsabilità, poi un invito agli altri paesi ad accogliere i poveri cristi che hanno detenuto per anni a Guantanamo: come primo atto non c’è male, forza Obà! E poi soldati per le strade, referendum ripetuti fino a raggiungere il risultato desiderato da chi governa, assistenzialismo alle grandi corporazioni… e continuano a parlare di democrazia! Ce n’è abbastanza per un nuovo episodio di quella bestia ruvida, arrabbiata, ribelle che è diventata RockCast Italia negli ultimi tempi.
La musica:
Easton Legacy (If You’re Not mad Enough..)
Top Johnny! (Ready 4 U)
Portal (Back in the Day)
Chrissy Coughlin (Big Log)
No Use For a Name (I Want to be Wrong)
Appuntamento obbligatorio per la cerimonia di insediamento dell’Eletto. Dalla “Prostitution Free Zone” appositamente istituita a Washington il “numero 44”, Barack Obama! L’evento mediatico è di rilievo, le promesse sempre roboanti, le speranze enormi ma la storia comincia solo oggi: ai posteri…
Novità per il 2009: RockCast Italia va in onda anche in FM sulle frequenze di RadioEsse dall’Aquila.
Segreteria telefonica: 010 893 97 97
La Musica:
Angelo Minoli (Take it Easy)
Sean Gill (Asinine)
Top Johnny (Out of Control)
Audio Race (It’s not Goodbye)
Danko Jones (First Date)
Approfitto di una discussione su facebook per esprimere un idea che sto mettendo a fuoco da un po’ di tempo a questa parte.
Sapevamo che il nodo di Gunp e del podcasting indipendente sarebbe stato questo: chi entra e chi sta fuori. Nei mesi ormai passati dalla nascita di Gunp la mia idea su cosa debba contenere, cosa lasciare fuori, cosa debba insomma ESSERE la nostra repository si è evoluta ed è maturata.
Come sapete sono abbastanza restio alla dicotomia retribuito/non retribuito, mi farebbe piacere che qualcuno dei “Gunpisti” trovasse metodi di finanziamento per la sua attività e credo che questo non renda per forza “non-indipendenti”.
Anche il discorso web-radio / podcast è abbastanza relativo e qui viene il punto.
Gunp è una vetrina per quella che mi piace chiamare “cultura della rete”. Sono prodotti d’arte, ingegno, cultura che hanno in internet non solo il mezzo di trasmissione: sono fenomeni che nascono nella rete, da un humus caratteristico e unico nella storia della cultura umanistica che è la rivoluzione culturale in atto oggi e che ruota attorno al web.
Siamo creativi che si affacciano nel nuovo millennio, non possiamo permettere che i posteri ricordino la cultura di questo periodo come quella di “veline e tronisti, grandi fratelli e piccole mignotte”.
Dalla rete stanno emergendo una quantità di forme di espressione culturale che ancora non vengono inquadrate come un movimento. Video su YouTube, blog (veri), musica creata, promossa e distribuita sul web, progetti collaborativi Wiki-like, podcast, webradio.
Considero fondamentale spingere verso una caratterizzazione forte di questo movimento, la cultura della rete, di cui siamo parte peculiare. Gunp è la galleria d’arte di quelle manifestazioni di ingegno e cultura che nascono sul web sotto forma di contenuti audio/video e si contraddistinguono per distribuzione seriale, periodica.
Siamo cultura, siamo avanguardia, facciamoci valere!
In Australia ti pagano 70.000$ al mese per vivere sulla barriera corallina e fare un blog una volta alla settimana: non vi offendete se da luglio la vostra dose settimanale di adrenalina rock arriva dall’altra parte del pianeta, vero?
I link:
In Australia lo chiamano “lavoro”
Il ghiaccio torna ai livelli del 1979
La musica:
In This Moment (Forever)
Violent Divine (Blackheart)
W.A.S.P. (Mercy)
Angelo Minoli (Take It Easy)
Chrissy Coughlin (Big Log)
Coreya (Quando l’occhio non vede)
Anno nuovo vita vecchia: Al Gore dice che moriremo tutti per il caldo, la NASA dice di no. Il mondo dice che Israele deve piantarla di fare la guerra a Gaza, gli USA dicono di no. L’ONU dice che la fame nel mondo è un crimine, gli USA dicono ancora di no. Ma noi, che siamo uomini, noi difenderemo la libertà.
Buon 2009 🙂
I link:
Global Warming Disproved
IDEAcarbon: There’s Gold in Green
Dalla NASA una visione alternativa sui cambiamenti climatici
Il ruolo degli USA nella crisi alimentare ad Haiti
La musica:
In This Moment (Beautyful Tragedy)
Lacuna Coil (Our Truth)
Trey Green (Smooth Breakdancing Guy)
In This Moment (Forever)
Sunglasses After Dark (Short Distance Shotgun Fight)